Mese: Settembre 2022

A Betlemme inaugura un nuovo Albergo Etico

A Betlemme inaugura un nuovo Albergo Etico

Ha inaugurato a Betlemme un nuovo Boutique Hotel, membro di Albergo Etico, all’interno del suggestivo Morcus Nassar Palace, nella città vecchia, a soli cinque minuti a piedi dalla Chiesa della Natività. Il palazzo a tre piani, di circa 520 metri quadrati, è caratterizzato da disegni che decorano il soffitto in modo unico, rendendolo uno dei luoghi più importanti del patrimonio artistico di Betlemme. A supporto dell’iniziativa è stato di fondamentale importanza il sostegno finanziario per la ristrutturazione completa dell’immobile da parte di FAI – Fondation Assistance Internationale, fondazione umanitaria, di utilità pubblica, costituita nel 2002 e i cui valori fondanti hanno origine dagli scopi enunciati richiamano la Dichiarazione Universale dei Diritti dellʼUomo.

Un po’ di storia

Il Palazzo Morcus Nassar fu costruito tra il 1899 e il 1910 come residenza per la famiglia Nassar. Negli anni il palazzo è stato poi venduto, passando di proprietario in proprietario, fino a quando l’Arche Bethlehem l’ha acquistato nel 2013 per il progetto Ma’an lil-Hayat, un progetto che riunisce persone con e senza disabilità intellettive che condividono la vita attraverso diverse attività. Il palazzo è stato ristrutturato nel 2014 sotto la supervisione di RIWAQ e del Centro per la conservazione dei beni culturali CCHP. È stato poi nuovamente ristrutturato nel 2021, sotto la supervisione di CCHP, per essere utilizzato come Boutique Hotel.

La mission

Il Ma’an lil-Hayat Boutique Hotel di Betlemme è il primo hotel del suo genere ad essere gestito da persone con e senza disabilità intellettive. L’obiettivo è quello di fornire un’esperienza di alta qualità per ospiti locali e internazionali. L’hotel si pone l’obiettivo di portare le persone con disabilità all’autonomia, professionale e personale. Allo stesso tempo è però strutturato per fornire servizi professionali a ospiti internazionali e locali.

L’apporto di Albergo Etico

L’Albergo Etico ha contribuito all’apertura del Boutique Hotel di Betlemme esportando il suo modello formativo e i suoi valori di impresa sociale impegnata a offrire opportunità di inserimento lavorativo e valorizzazione del talento di persone con disabilità intellettiva e fisica. Albergo Etico è un’impresa sociale, nata ad Asti nel 2006, che offre percorsi di indipendenza, autonomia professionale e di vita, a persone con disabilità, nel settore turistico e agroalimentare. L’associazione valorizza, attraverso un innovativo modello di business, le potenzialità e i talenti dei singoli, creando i presupposti per intraprendere un percorso di crescita personale e promuovendo l’integrazione di persone con disabilità all’interno della società. Oltre ad Asti e Cesenatico, Albergo Etico è già presente anche a Roma, Valle d’Aosta, Albania e Blue Mountains (Australia). Oggi il 65 % dei ragazzi e delle ragazze con disabilità di Albergo Etico, è inserito nel mondo del lavoro.

Le parole di Luigi Bisceglia, Coordinatore Yunus Social Business Centre, Università di Betlemme

«L’Università di Betlemme e lo Yunus Centre sono fieri di aver supportato la creazione di un importantissimo social business a Betlemme. Il Boutiquel Hotel è un modo concreto ed efficace per sostenere attività in favore delle persone con disabilità mentale sul territorio. Dopo il Covid dovevamo ripartire con un bel sogno da realizzare e il Boutique Hotel lo è a tutti gli effetti».

Le parole di Alex Toselli, presidente Albergo Etico

«Siamo particolarmente felici e orgogliosi di questa nuova apertura. Da una parte perché, nonostante la complessità di questi ultimi anni, stiamo continuando a proseguire con nuove aperture, a dimostrazione della bontà del progetto. Dall’altra parte perché questo è un territorio difficile, in cui spero il nostro messaggio possa farsi sentire con forza: le barriere vanno frantumate, dobbiamo andare avanti tutti insieme, magari rallentando, ma tutti insieme. Parole come possibilità, opportunità, dignità, devono essere messe al centro. Così come la parola ospitalità, perché l’albergo è la casa per eccellenza di tutti noi, dove si impara ad accogliere il prossimo senza distinzioni. La guerra che si sta combattendo ci fornisce uno spunto ulteriore sulla necessità sempre più viva di costruire reti tra persone, famiglie, istituzioni, cittadini, territori, in modo che progetti come quello di Albergo Etico siano il volano per una necessaria (ri)generazione urbana e culturale a tutti i livelli della società».

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Mobilità sostenibile, Albergo Etico e Gaiago insieme

Mobilità sostenibile, Albergo Etico e Gaiago insieme

Da diverso tempo ormai il percorso di crescita ed espansione di Etico passa anche dal mondo dell’innovazione. In occasione della European Mobility Week 2022 che si è tenuta dal 16 al 22 settembre, Albergo Etico ha perciò colto l’occasione per rinnovare e consolidare il suo rapporto con Gaiago, proprio perché il tema annuale della Settimana Europea della Mobilità 2022 è stato “Migliori connessioni”. Con questo tema si è cercato infatti di evidenziare e promuovere le sinergie tra persone e luoghi, impegno che con questa collaborazione le due realtà stanno portando avanti da qualche tempo a Roma e presto in altre strutture.

Aumentare la consapevolezza sulla mobilità sostenibile è importante come esperienza ma anche per promuovere il cambiamento comportamentale a favore della mobilità attiva, raggiungere e creare connessioni tra gruppi esistenti e un nuovo pubblico, connettendo persone, luoghi, trasporti, politiche ma anche sviluppo dei territori e di un turismo più etico e sostenibile.

Con questi presupposti Albergo Etico è felice di rinnovare il suo impegno per portare avanti un mobility sharing di comunità. Si tratta di una sorta di evoluzione del tradizionale sharing, poiché offre un servizio di mobilità elettrica condivisa a piccole comunità, come aziende, strutture ricettive e residenziali. Questo progetto rientra pienamente nel più ampio progetto di innovazione sociale e sostenibilità inclusiva di Etico, a favore di un impatto positivo sul territorio e di una ricaduta sulla comunità di riferimento.

Come ha citato il giornalista Stefano Panzeri in un articolo su La Stampa Tuttogreen di qualche tempo fa, si tratta di «un approccio di turismo responsabile che ora guarda alla sostenibilità con l’adozione di una vettura elettrica (la stima è di 300 ore mensili di mobilità), e della relativa wallbox per la ricarica. Un’auto da mettere a disposizione dei clienti che desiderano visitare la Città Eterna in silenzio e zero emissioni. A divenire l’intento è di rendere disponibile il servizio anche alle realtà del quartiere con il quale condividono già collaborazioni, come l’edicolante, il fiorista o i fornitori di alimenti, per creare un ecosistema green di mobilità di quartiere».

Queste le parole di Alex Toselli, presidente cooperativa Albergo etico, riguardo al futuro del progetto: «Albergo etico rilancia la propria sfida, pur consapevole delle difficoltà di questa fase. Vogliamo continuare a recitare la nostra parte di protagonisti dell’inclusione sociale. Proveremo a raggiungere i nostri obiettivi, convinti che oggi sia fondamentale rivolgersi all’impresa sociale come vettore di sviluppo economico. Ritengo che il modo di intendere la mobilità di Gaiago sia fondamentale per impattare anche da un punto di vista sociale e ambientale e deve essere una priorità. A partire da Roma questa avventura stiamo lavorando perché possa essere estesa presto a tutti gli altri Alberghi etici».

Queste le parole di Antonio Pelosi, responsabile Albergo etico Roma: «Potersi muovere e farlo comodamente? Sì, certo. Ma facciamolo in modo sostenibile! Con una macchina elettrica e condivisa. Ma che non devi cercare faticosamente (telefonino in una mano, borsa nell’altra) per le strade della città: la si prenota ad una certa ora e per il tempo che serve. E sei sicuro di quando e dove trovarla. E quando hai finito, la riporti al suo posto. Comodissimo per chi vive o lavora vicino l’Albergo Etico, che dopo aver creato un bar e un ristorante, ed aver allestito spazi aperti per il coworking, vuole così ulteriormente rafforzare il rapporto con la community del quartiere».

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Le ricette dello Chef Antonio per la rivoluzione a Ivrea

Le ricette di chef Antonio per la Rivoluzione a Ivrea

Il film di Albergo Etico arriva a Ivrea, presso il Salone 2000, un grande spazio simbolico nella storia della fabbrica Olivetti, alle Officine ICO, in via Guglielmo Jervis, 11, dove si terrà la proiezione de “Le ricette dello Chef Antonio per la rivoluzione”, che racconta la storia del progetto di Albergo Etico e del suo chef Antonio De Benedetto.

Antonio De Benedetto è infatti uno chef italiano con un’ambiziosa missione: cambiare il mondo attraverso il cibo. Per farlo, ha dato vita a un ristorante e un hotel nei quali lo staff è composto in larga parte da giovani uomini e donne con disabilità che arrivano da tutta Italia per formarsi e lavorare. Questi ragazzi e ragazze, ognuno con i propri sogni e progetti per il futuro, vengono formati da Antonio per affrontare un percorso verso la libertà e l’indipendenza. Il documentario, diretto dal regista australiano Trevor Graham, mostra perciò il dietro-le-quinte di una cucina e un albergo dove giovani uomini e donne con disabilità imparano un mestiere e iniziano a prendere posto al tavolo della vita.

Vivere con una disabilità, imparare un mestiere e condurre una vita indipendente è complesso e non sempre va come previsto. Le Ricette dello Chef Antonio per la Rivoluzione mostra proprio questo, innestando un seme di speranza per un futuro più inclusivo e sensibilizzando lo spettatore su un necessario cambiamento sociale. Le Ricette dello Chef Antonio per la Rivoluzione è distribuito da La Sarraz Pictures, che ha coprodotto il film insieme alle società australiane Yarra Bank Films e Black Sheep Films.

L’evento inizierà alle 17 con un welcome coffee, alle 17.30 ci sarà uno spazio introduttivo in cui interverranno i promotori dell’iniziativa e alle 18.30 sarà proiettato il film, con conclusione dell’evento prevista per le 20. Alla proiezione parteciperanno anche alcuni dei protagonisti del film.

«Come ICO Impresa Sociale – ha detto la presidente Nicoletta Marcon – siamo contenti e orgogliosi di ospitare, come primo evento, l’incontro dedicato alla proiezione del film di Albergo Etico. Nell’ottica della riqualificazione delle Ex fabbriche Olivetti a Ivrea, dove l’obiettivo della nostra Impresa Sociale è quello di progettare, promuovere e attuare iniziative sociali, culturali e di formazione, questo incontro trova la sua perfetta collocazione e si pone come un auspicabile primo passo verso la realizzazione di un progetto futuro condiviso. L’attenzione alle fragilità, all’inserimento lavorativo e alla valorizzazione delle competenze sono infatti i temi che accomunano la straordinaria e consolidata opera di Albergo Etico e l’impegno che anche ICO Impresa Sociale intende affrontare nelle proprie visioni future».

«AIAS Ivrea – ha spiegato la presidente Elena Zambolin – è da sempre impegnata nelle attività di supporto a persone con disabilità e delle loro famiglie. Negli ultimi anni, in particolare, abbiamo deciso di concentrare le nostre iniziative dedicate ai soci in età adulta sul tema del lavoro come chiave di raggiungimento di una vita il più possibile ricca e soddisfacente. Dopo aver ospitato per la prima volta sul territorio eporediese la testimonianza di Albergo Etico, lo scorso anno in occasione del Festival Grande Invasione, siamo felici di essere qui oggi per questo ulteriore passo di un percorso che da un’idea sempre più si avvicina ad un progetto».

Queste infine le parole di Alex Toselli, presidente cooperativa Download Albergo Etico: «Il progetto Albergo Etico ha un dovere: quello di creare opportunità. Le persone con disabilità sono prima di tutto delle persone e il lavoro dà dignità. Noi anni fa ci immaginammo che questo potesse essere un processo vincente, una risposta. Credevamo e crediamo ancora che nell’ospitalità ci possiamo mostrare al mondo badando alla qualità del servizio. Crediamo di aver fatto un buon lavoro fino ad ora e vogliamo proseguire così. Il 65 % dei nostri ragazzi con disabilità è inserito nel mondo del lavoro e questo perché abbiamo creato cittadini degni del mercato professionale. Ed è questa la nostra sfida: restare fedeli al nostro messaggio iniziale senza paura di crescere e replicarci, continuando a creare opportunità di crescita facendo rete. Ne è un esempio l’evento organizzato qui a Ivrea, in un luogo dove il lavoro è stato ed è centrale, ma dove anche il benessere sociale dei singoli e della collettività aveva e ha un impatto sull’intero territorio. Questo evento è l’ulteriore esempio di come Albergo Etico possa portare il suo verbo e la sua storia coinvolgendo diverse realtà con il desiderio di ampliare gli orizzonti».

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Un solo criterio permette di valutare la qualità della civilizzazione umana: il rispetto che prodiga nei riguardi dei suoi figli più fragili. Una società che non lo comprende è destinata a scomparire.

Jérome Lejeune, pioniere della Trisomia 21

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