Il 3 dicembre si celebra la Giornata Mondiale della Disabilità

Dal 1981 L’ONU ha istituito la Giornata Mondiale della Disabilità che si celebra il 3 Dicembre per contrastare la discriminazione e promuovere l’inclusione verso persone portatrici di qualsiasi disabilità mentale e fisica. Quest’anno il tema dell’inclusione è particolarmente importante poiché la pandemia da COVID-19 ha reso ancora più evidenti le difficoltà in cui versano le categorie più fragili. Siamo molto lontani da un mondo in cui tutti possano sentirsi partecipanti attivi della vita comunitaria, con servizi accessibili e la possibilità di prendere parte a tutte le sfere della società civile: politica, sociale, economica e culturale.

L’Organizzazione per le Nazioni Unite scrive oggi che l’inclusione delle persone con disabilità è un obiettivo fondamentale, strettamente legato a quello del raggiungimento della pace e dello sviluppo sostenibile, non si tratta solo di giustizia ma di investimento per la realizzazione di un futuro condiviso.

I dati Istat ci dicono che in Italia vivono 3 milioni di persone disabili, 1,5 con gravi limitazioni. L’impatto della disabilità sul mondo del lavoro resta ancora molto significativo. E’ occupato solo il 31% di coloro che hanno gravi limitazioni a fronte del 57,8% di persone che non ne hanno. Le differenze si acuiscono se si aggiungono le differenze di genere: risultano occupate solo il 26,7% delle donne con disabilità contro il 36,6% degli uomini.

Per l’occasione della Giornata Mondiale della Disabilità Giovedì 3 Dicembre su Raidue andrà in onda uno speciale di “O ANCHE NO Il Lavoro è di tutti” centrato proprio sul tema dell’inclusione lavorativa. L’obiettivo della trasmissione è parlare del lavoro per tutti e di tutti. Ospiti saranno i Segretari Generali dei sindacati italiani, Maurizio Landini (CGIL), Anna Maria Furlan (CISL), Pierpaolo Bombardieri (UIL), Francesco Paolo Capone (UGL) che racconteranno quattro storie di lavoro e successo che vedono protagonisti persone con disabilità.

Crediamo che il miglioramento del sistema sociale italiano passi inesorabilmente per il superamento di una società divisa in due, dove da una parte ci sono i forti e dall’altra i deboli. Dove l’obiettivo di superare la disoccupazione incarni la volontà di andare oltre un’odiosa forma di emarginazione, che tanto è più netta quando si parla di persone con disabilità.
Questa è una questione che riguarda anche l’Europa, perciò concluderà la serata Luca Visentini, Segretario Generale della CES, Confederazione Europea dei Sindacati. Nella trasmissione si alterneranno musica (cantanti in studio e in collegamento), divertimento (momenti di comicità e di satira) e riflessione (storie e testimonianze di protagonisti).

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Un solo criterio permette di valutare la qualità della civilizzazione umana: il rispetto che prodiga nei riguardi dei suoi figli più fragili. Una società che non lo comprende è destinata a scomparire.

Jérome Lejeune, pioniere della Trisomia 21

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